BLOG

 

LE PREOCCUPAZIONI DELLE NEOMAMME

Nel periodo perinatale le donne vivono numerosi cambiamenti a livello biologico, psicologico e sociale; in questa fase delicata della vita, la presenza di alcune preoccupazioni non solo è fisiologica, ma è anche funzionale alla preparazione al parto e al periodo postnatale.

Negli ultimi mesi di gestazione, la donna si prepara psicologicamente al parto e all’incontro con il bambino, ed entra nello stato di “preoccupazione materna primaria”, definito da Winnicott (1956) come quello stato di completo assorbimento, caratterizzato da intense preoccupazioni e sensibilità, che consentono alla mamma di sintonizzarsi con i bisogni del neonato e rispondervi in modo pronto, adeguato ed empatico. Soltanto nel momento in cui i livelli di preoccupazione diventano eccessivi e persistenti nel tempo, vi è il rischio che si sviluppi un disturbo d’ansia, per cui è necessario chiedere l’intervento di un professionista.

I disturbi ansiosi perinatali, insieme a quelli depressivi, rientrano tra i quadri clinici psicologici più frequentemente riscontrati nel periodo perinatale (Brockington, 2004) – ne soffre circa il 30% delle donne in gravidanza e il 20-25% nel post-partum. Il focus di tali disturbi è legato in modo specifico alla transizione alla genitorialità (Brockington, McDonald e Wainscott, 2006). Durante la gravidanza, i sintomi ansiosi sono più elevati nel primo e nel terzo trimestre. I primi mesi della gravidanza sono infatti caratterizzati da timori per la novità dell’evento, per i primi cambiamenti corporei e la possibilità di aborti spontanei. Il terzo trimestre invece è caratterizzato dalla riattivazione di sintomi ansiosi con preoccupazioni relative al parto, alla separazione fisica del bambino e all’anticipazione dei compiti di accudimento. Dopo il parto, l’ansia rimane generalmente elevata per alcuni giorni e decresce in modo significativo nell’arco di un mese; le paure più frequentemente riportate riguardano la salute e la sicurezza del bambino, la morte in culla e la valutazione negativa circa le proprie competenze genitoriali.

Quando tali preoccupazioni sono percepite dalle neomamme come eccessive e invalidanti, è opportuno un immediato intervento, psicologico e/o farmacologico. Tecniche di mindfulness, approcci cognitivi ed educativi, esercizi di rilassamento, di yoga e meditazione, consentono un’efficace riduzione della sintomatologia ansiosa e sono generalmente apprezzati dalle puerpere.

.

.

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale della Donna ricordiamo che i Punti di Ascolto Kairos Donna a Schio, Cittadella, Vicenza sono sempre disponibili a fornire consulenza gratuita per le donne, per le mamme, per la famiglia.

Potete chiamare il nostro Cup, Un professionista risponde alle vostre domande e richieste di ascolto. Ai servizi si accede su prenotazione, telefonando per appuntamenti o informazioni al numero unico valido per tutto il territorio nazionale 06.565.564.41 dalle 13.00 alle 15.00 tutti i giorni feriali, oppure scrivendo direttamente ai professionisti presenti (Psicologi e Psichiatri) nei PdA alla email kairosdonna.cup@gmail.com.

.

Bibliografia

  • Brockington I. (2004). Diagnosis and management of post-partum disorders: a review. World Psychiatry, 3(2), 89-95.
  • Brockington I., McDonald E. & Wainscott G. (2006). Anxiety, obsessions and morbid preoccupations in pregnancy and the puerperium. Archives of Women’s Mental Health, 9(5), 253-263.
  • Winnicott D.W. (1956). La preoccupazione materna primaria. In Dalla pediatria alla psicoanalisi, Firenze, Martinelli, 357-363.

TAGS > , ,



X