
Il Bambino fra ospedale e territorio, prevenzione e cura.
In tema di maltrattamento del minore e dei disturbi emotivi del post partum
Nel pomeriggio di martedì 28 marzo presso l’Aula Morgagni del P.O. di Camposampiero si è tenuto un incontro di formazione rivolto ai pediatri del Distretto 4 operanti a Camposampiero e Cittadella, organizzato dal Dipartimento di Patologia Neonatale – P.O. Camposampiero e con l’Ambulatorio Disturbi Affettivi Materni
e Paterni “Mamme Senza Depressione”.
La dott.ssa Chiara Azzalin ha portato i saluti della Direzione Generale e della Direttrice dott.ssa Daniela Carraro, lodando l’iniziativa che aiuta , in un momento di ristrutturazione delle ex Azienda Ulss 15 a mantenere e rinforzare il lavoro tra ospedale e territorio.
Il Dott. Marco Filippone, Direttore UOC Pediatria – Patologia Neonatale P.O. Camposampiero AULSS 6 Euganea, ha introdotto i lavori e presentato la Dott.ssa Melissa Rosa Rizzotto del Centro Regionale per la Diagnostica del Bambino Maltrattato, Dip. di Salute della Donna e del Bambino, la quale, nella sua appassionata ed efficace relazione, ha illustrato quanto ancora purtroppo sia sottostimata e sottodiagnosticata la problematica del maltrattamento del bambino.
Illustrando casi clinici, spesso drammatici, ha però fornito anche utili strumenti di valutazione e descritto l’iter diagnostico da seguire, indicando quindi una direzione chiara ai pediatri del territorio, su come procedere in caso di sospetto di maltrattamento.
A seguire l’Avv. Elisa Silvestrini, Presidente A.N.F.I., ed il Dott. Rocco Valeggia, Giudice del Tribunale dei Minori di Venezia, hanno illustrato le problematiche da punto di vista giuridico e di competenza del Tribunale dei Minori .
La dott.ssa Cosima D’Urso, Neuropsichiatra Infantile – Direttrice f.f. UOC Infanzia Adolescenza e Famiglia ha poi concluso questa prima parte del seminario dando alcune linee di indirizzo e di intervento e che vengono effettuati nell’ambito della tutela e protezione del minore.
Accanto alla complessa problematica del bambino maltrattato, nella seconda parte del pomeriggio, si è parlato di quelle che sono le difficoltà dei genitori nel post parto, sia da parte delle madri che da quella dei padri.
A seguire, la dott.ssa Rossana Riolo, responsabile dell’Ambulatorio “Mamme senza Depressione”, insieme alla sua equipe di lavoro, si è confrontata con i colleghi della neonatologia e i pediatri di base in merito alle problematiche che arrivano all’attenzione dell’ambulatorio a partire dal suo avvio nel 2009.
Mediante l’attività di screening che viene effettuata su tutte le puerpere che partoriscono a Camposampiero e Cittadella e dalle richieste dirette di aiuto da parte di utenti del territorio, che non necessariamente hanno partorito in questi ospedali, ma che attraverso un proficuo lavoro di rete tra professionisti del settore sono venuti a conoscenza di questo Servizio di Consultazione e Cura di disturbi quali la depressione post parto, è risultato evidente, ancora una volta, l’importanza di avere uno spazio che possa accogliere già a partire dagli ultimi mesi di gravidanza e i primi del post parto timori, paure, ansie e sofferenze che se trascurate possono portare anche a importanti disturbi affettivi.
Sappiamo infatti come uno stato depressivo della madre possa incidere in modo significativo oltre che sulla donna anche sulla relazione madre-bambino in via di costruzione con conseguenze a volte difficili da pensare.
Proprio a proposito della necessità di implementare il lavoro di rete i vari gruppi di professionisti si sono trovati d’accordo nel considerare il ruolo strategico del pediatra di base come primo interlocutore e potenziale agente in grado di intercettare questo genere di difficoltà ancora in uno stadio iniziale e poter così attivare le reti di sostegno opportune a livello istituzionale e non, per non lasciare da soli questi genitori in difficoltà.
E’ stato anche presentato da parte della dott.ssa Dott.ssa Michela Alfiero Bordigato, Dirigente Medico UOC Pediatria – Patologia Neonatale P.O. Camposampiero, il progetto della Terapia Intensiva Neonatale “aperta” a sostegno e sviluppo del ruolo genitoriale, rilevando l’importanza, per i genitori pre-termine, di poter usufruire di supporto psicologico e di come l’intervento precoce e la presenza costante dei genitori in T.I.N migliori outcome dei piccoli pazienti.
Infine la Dott.ssa Belinda Ciulli, Psicologa – Consulente Ambulatorio“Mamme senza depressione”, ha illustrato un modello di possibile aiuto, messo a punto proprio in questi primi mesi del 2017, che garantirà una presenza settimanale costante in Terapia Intensiva Neonatale per la conduzione di un gruppo aperto con i neo-genitori, oltre alla possibilità di interventi individuali e specifici.
A conclusione del seminario il Dott. Lorenzo Stocchero, Pediatra di Libera Scelta di Cittadella, attraverso casi clinici ha ben illustrato le difficoltà in cui spesso i professionisti incontrano nel dirimere dubbi diagnostici rispetto alla salute dell bambino e della coppia genitoriale ed in questo senso si si è aperto un dibattito selle possibilità di reciproci scambi e invii tra i professionisti operanti nel territorio e quelli operanti nei vari servizi ospedalieri, con modalità definite e chiare.