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La danza interattiva alle origini della vita

Il dialogo corporeo tra madre e neonato, linguaggio della fiducia e dell’empatia

 

La relazione primaria madre-bambino nei primi mesi di vita è un dialogo prevalentemente corporeo fatto di gesti, di ritmi, di vicinanza, di sguardi, forme, suoni, e di diverse tensioni e morbidezze del corpo: una danza interattiva in cui ognuno si adatta all’altro e lo stimola. Il piccolo apprende dall’esperienza sensoriale ed emotiva di questi scambi, e soprattutto impara con l’aiuto della madre a regolare e regolarsi, gettando così la base della fiducia in sé, nelle proprie iniziative, e della capacità di stabilire relazioni affettive positive. La madre a sua volta impara a essere madre, a conoscere il bambino, a coglierne prevedibilità e preferenze, a leggere reazioni e intenzioni, a calmarlo o attivarlo a seconda dei bisogni che percepisce, creando una comunicazione empatica.

Ma quali sono gli elementi base di questo dialogo preverbale che permette di condividere e di regolare lo scambio che avviene nella diade? Secondo la neuropsichiatra infantile statunitense J. Kestenberg (1979), che ha indagato in un’ottica psico-motoria e intersoggettiva lo sviluppo infantile come articolarsi di varie fasi e organizzazioni della nascente relazione mente-corpo, sono le variazioni del flusso di tensione e della forma del corpo di madre e bambino che permettono la sintonizzazione (attunement), e l’adattamento (adjustment), e costituiscono la base dell’empatia e della fiducia.

L’interazione madre-bambino non è una magica corrispondenza, ma un gioco sottile di scambi corporei che si possono osservare e rendere più efficaci ascoltando se stessi e il proprio bambino.

 

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