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Genitori e figli,  Genitorialità

“Diventare genitori [..] ci invita ad intraprendere un viaggio

verso il luogo da cui proveniamo per capire le incognite

dell’accoglienza che riserviamo allo “straniero in casa”,

                                                                      cioè il bambino dentro di noi, il bambino nei nostri genitori

                                                                                                                     e il bambino che sta per nascere”

 S.Missonier

 

Genitori si nasce o si diventa?

Questa potrebbe essere in sintesi la domanda che interroga la coppia che, attraverso percorsi a volte molto diversi tra loro, diventerà madre e padre.

La donna che da subito si trova coinvolta in questo processo di cambiamento (fisiologico e psicologico), al pari di altri due momenti importanti nella sua vita come la pubertà e la menopausa, sarà impegnata in un lavoro di trasformazione e adattamento fisico e psichico prima e dopo l’arrivo del bambino (o dei bambini!), nonchè ad una ristrutturazione della sua identità.

 

Formulata in modo apparentemente riduttivo e banale, la domanda iniziale riguarda l’inevitabile serie di dubbi, ansie, timori, speranze, giudizi e immagini più o meno idealizzate che accompagnano il periodo della gravidanza rispetto all’idea che ciascuno costruisce durante la propria vita di cosa voglia dire essere un buon genitore, se abbiamo avuto una buona madre e un buon padre, se saremo in grado di esserlo in prima persona, questa volta confrontandosi in prima persona con questa nuova realtà.

 

La parola coppia non è stata usata casualmente perché da subito si intuisce come in campo entrino una serie di coppie con le quali la donna in primis, e poi anche l’uomo, si dovrà confrontare in modo più o meno consapevole.

Ci riferiamo alla coppia madre – bambino, a quella padre – bambino e madre – padre, ma non dimentichiamo come queste siano influenzate da quelle di “genitori (futuri nonni) E figli (che si apprestano a diventare a loro volta genitori)”, così come ad esempio quella “genitore ideale E figlio ideale”.

Ad oggi sappiamo quanto sia prezioso questo lavoro di confronto, ricognizione e anticipazione per la qualità futura delle relazioni tra i diversi protagonisti di questo evento.

Per questo Kairos  Donna ha voluto mettere tra i punti saldi delle proprie iniziative oltre ai percorsi di cura e formazione per i professionisti sui disturbi che insorgono o si amplificano in questo periodo, anche percorsi di prevenzione e promozione sociale della salute e del benessere della donna, non solo durante la gravidanza, ma all’interno del periodo perinatale e anche in seguito durante fasi della vita altrettanto importanti.

 

La genitorialità è una funzione appartenente a ciascun individuo, essa si attiva e si presta ad essere ripensata a partire dal tentativo di concepire un figlio e poi durante la gravidanza, la nascita e oltre; pensiamo però che sia indispensabile pensare alla genitorialità come a qualcosa di indipendente dalla fertilità, dal suo aspetto biologico, sapendo delle difficoltà che incontrano molte coppie oggigiorno anche in conseguenza dei cambiamenti sociali in essere, valorizzando una funzione che riguarda la capacità di prendersi cura di sé e degli altri in modo soddisfacente e consapevole.

 

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