
L’adolescenza nella donna
E’ privilegio della prima giovinezza vivere oltre il presente, nella bella ed ininterrotta speranza che non conosce pause ed introspezioni (..)
Già si va avanti. E anche il tempo va avanti, finché si scorge innanzi a noi una linea d’ombra, che ci avverte che la regione della prima gioventù, anch’essa, la dobbiamo lasciare addietro.
Questo è il periodo della vita in cui possono venire i momenti di noia, di stanchezza, d’insoddisfazione (…)
Conrad J., La linea d’ombra, 1917, p.11)
L’adolescenza, periodo di passaggio dall’infanzia all’età adulta, è una lunga fase di scoperta, segnata da numerosi cambiamenti somatici e psichici, finalizzata ad un assetto nuovo ed originale del soggetto.
Ma questo “nuovo ed originale “può essere causa di turbamenti, come l’angoscia di perdere, nella trasformazione, l’unità dell’Io, e di essere incapaci di far fronte alle pressanti richieste dell’ambiente.
Dai dati epidemiologici risulta che la donna è maggiormente a rischio rispetto ai coetanei maschi di sviluppare un disturbo psicologico in questo periodo della vita (durante l’infanzia le percentuali sono invece simili).
Vi è infatti un’incidenza di depressione, disturbi d’ansia, o di altre patologie che è circa il doppio nelle femmine rispetto ai maschi. Anche il tentato suicidio raggiunge percentuali molto più alte nelle giovani femmine rispetto ai ragazzi della stessa età.
L’adolescente femmina sviluppa inoltre problematiche che hanno a che fare con il corpo e il suo cambiamento in misura altamente maggiore rispetto ai coetanei del sesso opposto.
In diversi manuali diagnostici l’essere di sesso femminile è considerato un fattore di rischio relativamente allo sviluppo di disturbi psichici in adolescenza.
Il maggior vissuto di sofferenza che sembra accompagnare le ragazze in questo periodo della vita è per molti dovuto ai maggiori ostacoli che le donne incontrano sulla strada dell’autonomia e dell’affermazione di sé.
Se la separazione dalle figure genitoriali e l’accettazione di un corpo adulto e sessualmente maturo rappresentano passaggi cruciali per il raggiungimento dell’identità, è proprio nelle diverse modalità in cui si delineano questi passaggi che è possibile tracciare una linea di demarcazione tra maschio e femmina.
La separazione dalle figure genitoriali, in primo luogo la madre, risulterebbe in particolare più complessa nella femmina rispetto al maschio.
Si tratta per la figlia femmina di separarsi dalla madre come individuo pur permanendo in un’identità di sesso con la stessa.
Da figlia a donna ed eventualmente a madre, l’identità si raggiunge separandosi e disentificandosi dalla madre pur riconoscendosi identica nel corpo.
In questo processo diventa cruciale il concetto di spazio interiore, inteso sia come spazio fisico e reale sia nella sua rappresentazione fantasmatica.
Il proprio spazio interno mai come in questo periodo si configura come spazio cavo (cavità originaria) nel senso di luogo centrale della femminilità.
Il corpo, che può contenere, quindi ancora vuoto, dell’infanzia e dell’adolescenza, diventa la metafora della mancanza, così come il corpo contenitore, cioè pieno, diviene il corpo maturo, e quindi associato all’essere veramente donna.
In questa prospettiva, l’anatomia della bambina diviene un punto cruciale su cui si basa lo sviluppo psicosessuale femminile, e successivamente l’acquisizione dell’identità femminile.
I concetti di pieno e di vuoto si vanno a collegare con quelli di “spazio interiore” e di “spazio cavo”, tipici del femminile.
Questa chiave di lettura potrebbe spiegare molti fenomeni legati peculiarmente all’adolescente donna e al suo corpo, attraverso cui ella esprime le problematiche legate all’acquisizione dell’identità: patologie alimentari (anoressia mentale, bulimia) gravidanze adolescenziali (dove il corpo pieno della gravidanza diviene metafora di completezza e della definizione dei confini corporei), tentati suicidi etc.
Nella consapevolezza dell’importanza che questo periodo della vita riveste per lo sviluppo della persona e per le successive esperienze di vita, Kairos Donna ha voluto creare un ambito di approfondimento su questi temi che affronti le peculiarità dell’adolescenza nella donna.